Ente Camposampiero

Educazione degli adulti



LO SVILUPPO DEL MODELLO dei Circoli di Studio in carcere

Il modello dei Circoli di Studio è stato sviluppato in 3 fasi:
1 Sollecitazione della domanda
2 Svolgimento del Circolo
3 Valutazione e autovalutazione

La fase della Sollecitazione della domanda è stata svolta adattando alla realtà del Carcere la metodologia solitamente impiegata in altri contesti territoriali.
In particolare sono stati organizzati incontri con piccoli gruppi di detenuti durante i quali sono state fornite informazioni sul modello dei Circoli e sono stati facilitati il colloquio e l’espressione di uno o più interessi di qualsiasi genere.
È stata inoltre data a tutti la possibilità di ricevere ulteriori informazioni facendo richiesta tramite apposito coupon.
I colloqui individuali che ne sono conseguiti sono serviti soprattutto per fornire chiarimenti sul metodo e per supportare l’individuazione dell’argomento sul quale incentrare le attività del Circolo.
Più volte sono state ribadite agli interessati le differenze tra il modello proposto e quello dei corsi di formazione professionale usualmente organizzati in Carcere. Passare dall’abitudine di avere un docente sempre presente in aula a una modalità formativa basata sulla condivisione di interessi e conoscenze e sulla cogestione dell’attività anche senza la presenza di personale esperto sull’argomento da approfondire, ha determinato alcune resistenze psicologiche, che i tutor hanno aiutato a superare.

I Circoli hanno avuto una durata di massimo 30 ore di cui la metà in presenza di un esperto sull’argomento da trattare, selezionato anche sulla base di capacità relazionali e attitudine a intervenire nel particolare contesto.
Per il resto delle ore le attività sono state realizzate in presenza di un tutor, anche per l’esigenza di non lasciare soli i detenuti in stanze fornite di attrezzature, oltre che per stimolarli costantemente a impegnarsi su quanto concordato nel rispetto del metodo introdotto, garantendo la partecipazione di tutti i componenti del gruppo.
Il tutor ha inoltre osservato le dinamiche interne ai vari gruppi e ha sollecitato i partecipanti a rielaborare quanto fatto e redigere in autonomia i resoconti degli incontri.

La Valutazione: i partecipanti sono stati incoraggiati in itinere e al termine dei Circoli a esprimersi liberamente, ad autovalutarsi e a valutare il gruppo. La rilevazione della soddisfazione, anche tramite l’utilizzo di appositi questionari, ha mirato a valutare molteplici aspetti: dal raggiungimento degli obiettivi formativi agli aspetti organizzativi, dalla crescita personale alla condivisione di vissuti e sensazioni.

Referente: Camilla Reggiannini (c.reggiannini@camposa.it)

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