Ente Camposampiero

La nostra storia


Una ricostruzione storica, dalla nascita allo sviluppo dell’Ente Camposampiero

Nel capitolo dello statuto dell’Ente Camposampiero attualmente in vigore dal titolo "Premesse, origini, funzioni e denominazione", viene sintetizzata la storia dell’Associazione con lo scopo proprio di codificare in una nuova redazione statutaria, più aderente alle cambiate esigenze legislative, le ragioni fondanti e lo sviluppo ultracinquantennale dell’associazione.

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La Casa della Provvidenza Camposampiero è sorta il 20 gennaio 1946 per onorare la memoria del Prof. Giuseppe Camposampiero, eminente studioso, apprezzato insegnante, appassionato sostenitore del riscatto e delle necessità dei più poveri di Pistoia, così come lo era stato in Firenze a fianco del Prof. Giorgio La Pira.
Giuseppe Camposampiero era nato a Roma il 19 novembre 1913. Discendeva da una delle più antiche e più illustri famiglie del patriziato veneto. I conti Camposampiero possono vantare quasi dieci secoli di storia non oscura, e dalle vicende della famiglia trasse materia anche la letteratura romanzesca. La famiglia venuta dalla Germania con l’imperatore Enrico il Santo, prese il nome dal castello edificato presso l’Antica chiesa di S. Pietro attorno al 1025". Di Giuseppe, nella "Genealogia dei Camposampiero", raccolta dall’Avv. Gherardo Camposampiero, a pag. 64 si legge: Dott. In lettere e filosofia moderna 1926, professore e scrittore, morto il 24 ottobre 1943 a Pistoia dove per il suo sacrificio gli è intitolato un istituto di educazione .
In realtà G. Camposampiero era arrivato a Pistoia intorno al 1939, trasferito da Firenze ad insegnare prima presso il l’istituendo Liceo Scientifico, poi presso il locale Liceo Classico N. Forteguerri. A Firenze Camposampiero aveva collaborato con il Prof. Giorgio La Pira nell’attività delle "Messe della Carità" che si tenevano a San Procolo e poi presso la Badia Fiorentina. A questi raduni domenicali partecipavano gran parte dei poveri fiorentini in unione con molti intellettuali di Firenze di estrazione e ideologie diverse.
Trasferito a Pistoia G. Camposampiero si inserì in questa analoga attività delle Messe della carità che si tenevano nella Chiesa dello Spirito Santo e, in breve, riuscì a portare uno spirito nuovo e coinvolgere non solo i poveri della città ma anche i giovani allievi e molti insegnanti. Continuò anche a coltivare i suoi interessi culturali collaborando alla "Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto" portando avanti interessanti studi sul Machiavelli.

Gli eventi della seconda guerra mondiale videro attivamente impegnato Camposampiero nella ricostruzione, dopo il 25 luglio 1943, dei partiti politici democratici e si era talmente compromesso che all’armistizio dell’8 settembre dello stesso anno e conseguente occupazione nazifascista, paventando pesanti ritorsioni, sentì la necessità di fare testamento lasciando tutto quanto possedeva ai poveri della città di Pistoia e nominando esecutrice testamentaria la Prof. Angela Borgioli. Il 24 ottobre 1943, durante il primo bombardamento aereo della città di Pistoia, Camposampiero rimase vittima insieme ad altre cinque persone, nella sua stanza presa in affitto in città e tutto andò perduto.
Al termine della Guerra nacque "L’Opera Camposampiero" che in parallelo alle messe della carità iniziò un doposcuola presso la parrocchia dello Spirito Santo in Pistoia. Poi, nel 1946, Angela Borgioli coadiuvata dalla sorella Delia e da un gruppo di volenterosi, diede vita alla "Casa della Provvidenza Camposampiero", con l’intento di accogliere ed aiutare ragazzi e giovani adolescenti rimasti orfani a causa della guerra .
Così la stessa fondatrice, in una relazione del 1965, rievoca la nascita dell’Opera.

La Casa della Provvidenza Camposampiero iniziò la sua vita il 20 gennaio 1946 con dodici ragazzi.

Nulla si possedeva. Le pochissime stanze che accolsero i pochi ragazzi, le uniche trovate libere nell’immediato dopo guerra, furono prese in affitto.
Persone di buona volontà, si unirono ai Fondatori, in ammirevole gara, per provvedere a tutto quanto era necessario.
L’attività è continuata con sempre maggiore desiderio di bene, con fiducia illimitata nella Divina Provvidenza , alla quale si intitola l’Istituto stesso.
Tale iniziativa fu presa, non solo per onorare la memoria del prof. Giuseppe Camposampiero, anima di Apostolo della Carità, morto nel primo bombardamento aereo su Pistoia, ma anche e soprattutto per assicurare Asilo sicuro a Ragazzi rimasti soli, o da considerarsi soli, nella nostra città tanto devastata, e, in seguito, a ragazzi appartenenti a famiglie che li hanno abbandonati o che, comunque, non possono pensare al loro mantenimento, ma, particolarmente, alla loro sana educazione, secondo i principi della Dottrina Cristiana.
Fino dal 1947, non è mai mancato, nel periodo estivo, un riposo di circa due mesi, prima al mare e in montagna, poi in montagna in locale messo a disposizione dal Provveditore agli Studi.
I ragazzi sono sempre stati seguiti con grande cura, si sono sempre voluti bene come fratelli. Se ne hanno presentemente circa settanta, dai sette ai diciannove anni. La casa dove i ragazzi abitano è stata comprata, sono stati fatti urgenti lavori di ampliamento e di restauro. Ma se ne debbono fare ancora con la massima urgenza. Non per lavori di lusso ma indispensabili ad una sistemazione decorosa e confortevole dei Ragazzi e del personale.

Si hanno Scuola Elementare e Scuola Media Statali, interne. I ragazzi, dopo queste, possono scegliere, a seconda delle loro tendenze e capacità: continuare gli studi (abbiamo tra gli usciti Ragionieri e due seguono gli Studi Universitari), o frequentare il Centro di Addestramento Professionale, annesso alla Casa.
Il Centro, autorizzato prima dall’Amministrazione delle attività Assistenziali, poi dal Consorzio Provinciale dell’Istruzione Tecnica. Dal 1955 autorizzato dal superiore Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.

È frequentato pure da esterni e, pure questi, sono seguiti con cura e viene loro somministrata, gratuitamente, minestra calda e, spesso, refezione. (…)
Al termine degli studi e del lavoro, i Ragazzi interni ed esterni, sono aiutati nella loro sistemazione, seguiti, protetti.
Dirigenti, Personale della Casa e dell’Officina, coadiuvati dal Cappellano addetto all’Istituto, lavorano considerandosi tutti uniti in un solo scopo: preparare i Giovani ad inserirsi consapevolmente, nella Società Democratica di oggi e di domani, abituandoli ad una vita attiva e laboriosa, che, mettendo in pratica i principi etico religiosi del Cristianesimo, li avvii ad affrontare onestamente la vita di Uomini e di Cittadini e dia loro una preparazione Culturale e Tecnica che permetta un facile inserimento nella vita di lavoro.
Ma la famiglia è diventata ora tanto numerosa, non bastano più i collaboratori che ci hanno aiutato fin qui, non bastano più i locali.
Vorremmo preparare anche un campo sportivo, giuochi, per tenerli vicini, per seguirli con tutta la passione di Genitori che conoscono quanto è grande la responsabilità verso i figli. L’aiuto concorde e generoso di tutti farà raggiungere lo scopo."
La relazione termina ricordando che l’Opera era stata eretta ad Ente Morale il 12 aprile 1965 . In realtà fino a quella data l’Istituto aveva funzionato prima come associazione di fatto, poi Associazione a Responsabilità Limitata e, poiché ormai aveva accumulato un consistente patrimonio, (prima l’acquisizione della villa, poi dei terreni circostanti, poi la costruzione della scuola elementare e di avviamento al lavoro e gli annessi laboratori di falegnameria, meccanica e saldatura), si rendeva necessario trovare una formula giuridica che consentisse la continuità dell’associazione e non ne fosse disperso il patrimonio. La saggezza di Angela e dei suoi collaboratori, consentirono di trovare una formula che salvò l’Opera da quella che di li a poco sarebbe avvenuto con la soppressione delle IPAB (Istituti Per l’Assistenza e Beneficenza).


Dalle note d’archivio relative agli ingressi e alle uscite dei giovani dall’Istituto.

RAGAZZI INTERNI
Dal gennaio 1946 a tutto il 1966 - Ragazzi entrati Nr. 291 Usciti 221 presenti 70
SEMICONVITTO
Dal 1960 al 1966 - ragazzi 72.
SCUOLA ELEMENTARE
La scuola elementare cominciò a funzionare fino dalla fondazione ed accolse subito anche ragazzi esterni. Dall'ottobre 1946 e per il biennio successivo, funzionò come Scuola Elementare Statale con insegnanti comandati. Dall'ottobre 1949 funzionò come scuola privata con autorizzazione del Provveditorato agli Studi; dal 1956 si ebbe la scuola elementare parificata con riconoscimento giuridico; nel 1963 la scuola diventò Statale. In tutto hanno conseguito la licenza 230 ragazzi.
FORMAZIONE PROFESSIONALE
L'attività di formazione professionale iniziò nel 1952; si può dire che la formazione professionale a Pistoia è nata alla Camposampiero.


Ecco alcuni dati:
CORSI NORMALI
Dal 1952 al 1966 allievi frequentanti 1283; il 15% interni, il 90% hanno conseguito la specializzazione.
CORSI COMPLEMENTARI
Nr. 1380 frequentanti e 2430 esterni.

Risolto l’assetto istituzionale con l’erezione ad Ente Morale, la Camposampiero visse di un periodo di espansione e consolidamento sia per quanto riguarda la struttura, l’acquisizione di spazi esterni per il gioco e la ricreazione ed i servizi.
Ma l’aspetto più importante e significativo che richiederebbe un approfondimento è l’intenso lavoro di vicinanza e di amorevole cura che le sorelle Borgioli ebbero nel seguire i ragazzi interni e quelli usciti per affrontare autonomamente la vita.

La morte colse Angela quasi improvvisamente il 21 novembre 1973 e la città ne fu commossa.

Il timone della barca Camposampiero passò nelle mani del Prof. Imo Gorini in un tempo di forti cambiamenti di tutto il sistema assistenziale; la soppressione delle IPAB, la pubblicizzazione della formazione professionale, l’evoluzione dei bisogni e delle difficoltà del mondo giovanile con tutte le problematiche legate all’Andicap, la droga, l’emarginazione, la crisi della famiglia, e non furono per lui tempi facili. Si trattava di reinventare un nuovo modo di essere presenti nelle difficoltà dei giovani in aderenza alle nuove leggi riguardanti la materia ed alle nuove problematiche frutto di una società profondamente modificata. Vi dedicò tutto se stesso fino a risentirne fisicamente ma lo spirito della Camposampiero rimase integro nei suoi fondamenti in aderenza alle origini.
Cessata l’attività di formazione professionale furono dati i laboratori e la scuola in uso all’ENAIP provinciale che a sua volta si era consorziata con l’ENFAP . La scuola elementare fu data in affitto al Comune che la trasformò in scuola materna per la zona delle Fornaci. Conclusa definitivamente l’esperienza della formazione professionale delegata agli Enti terzi e, almeno in Toscana, interamente gestita in proprio dall’Ente Regione, anche i locali della scuola professionale fu congiunta ed adibita alla già esistente scuola materna mentre i laboratori rimasero inutilizzati. Questa è anche la situazione attuale.
Nel 1985, per ragioni di salute, il Presidente Imo Gorini, fu costretto a dimettersi ed iniziò allora, con una nuova presidenza e un lungo itinerario di riconversione. L’attività di quel periodo si era ridotta all’ospitalità di una quindicina di giovani, in parte provenienti dal disciolto istituto IPAB della "Casa Don Bosco". Si trattava di situazioni tipologicamente molto differenziate: alcuni disabili fisici, altri mentali, altri ancora disadattati sociali con diverse motivazioni e patologie psicologiche. Quasi tutti i giovani erano ormai adulti, molti non più assistiti dagli enti pubblici e, quasi tutti, incapaci di affrontare la vita in autonomia. In primo luogo si cercò di trovare una sistemazione adeguata, secondo le proprie possibilità di ciascuno: si avviò al lavoro ed alla autonomia chi era in grado di potercela fare, fu trovata una sistemazione adeguata alle caratteristiche patologiche di ciascuno per coloro che vivevano una situazione di disabilità. Con calma e senza traumi fu trovata una sistemazione adeguata per tutti.
Nel contempo si cominciò a studiare e sperimentare un nuovo modo di approcciarsi al disagio giovanile e fu progettato e sperimentato un centro per giovani minori che vivevano una situazione di disagio, pensando anche alle caratteristiche del quartiere dove il Centro era ubicato. Si interessò l’Ente che allora deteneva la delega per i servizi sociali, cioè il Consorzio Socio Sanitario e, per convincerlo a sposare l’idea, si propose una conduzione del Centro in collaborazione diretta. Il progetto fu approvato ma stentò molto a partire in quanto nessuno dell'Ente pubblico voleva essere distaccato per collaborare nella conduzione del Centro. Furono fatti appositamente dei concorsi pubblici, poi finalmente, il progetto prese l’avvio e si rivelò un servizio utile, efficace ed apprezzato. Quando il Comune si riprese la gestione in proprio dei servizi sociali, ebbe termine la collaborazione e l’idea fu allargata anche ad altre zone del Comune e dei comuni circonvicini.
La Camposampiero di oggi opera ancora con lo stesso spirito di servizio di allora in completa aderenza alle leggi e le normative cercando di dare risposte alle problematiche attuali dei giovani. Opera nel settore educativo con un Centro Adolescenti che copre tutto l’arco della scuola dell’obbligo e con tante altre attività collaterali che riguardano tutti i settori della vita giovanile, dalla ricreazione allo sport al tempo libero ed alle attività estive. Una sezione importante riguarda l’handicap con un progetto mirato di sostegno che riguarda anche le famiglie.
Nel proseguo del tempo, in considerazione anche del fatto che lo sbocco naturale verso dei giovani frequentanti il Centro era quello dell’inserimento lavorativo, tenendo presente che la legislazione lo consentiva, l’Ente Camposampiero si è orientata verso la ripresa dell’attività di formazione professionale con particolare riferimento alle cosiddette fasce deboli. Si sono ottenuti i primi corsi provinciali, poi fu tentato con insperato successo, un progetto finanziato dalla Comunità Europea, progetto denominato YUMA (Youth Unemployment Monitoring Area) che si riprometteva di inserire nel mondo del lavoro, giovani a bassa scolarità. Il corso si concluse con successo e con l’apprezzamento degli organi pubblici di riferimento.
Attualmente l’attività di formazione occupa un settore importante nell’economia dell’Ente con l’apprezzamento di tutte le agenzia formative esistenti in provincia e le scuole pubbliche con le quali esiste un proficuo rapporto di collaborazione e partnerariato.
L’Ente, dunque, attualmente si è strutturata su due filoni importanti d’intervento: il settore educativo, con il Centro Giovani e tutte le altre attività collaterali e il Centro formativo con la progettazione e la conduzione di corsi di formazione professionale per fasce d’utenza considerate deboli. Attualmente il settore educativo gestisce anche un centro nel Comune di Quarrata ed uno nel Comune di Serravalle Pistoiese.



Cronologia essenziale Ente Camposampiero


Data

Cronologia

10/09/1943 Testamento olografo Prof. Giuseppe Camposampiero
24/10/1943 Morte del Prof. Giuseppe Camposampiero durante il primo bombardamento aereo di Pistoia.
?/?/1944 Nascita dell'Asilo della provvidenza - foglio sciolto (bozza di statuto).
20/01/1946 Inizio attività "Orfanatrofio della Provvidenza Camposampiero" in due stanze prese in affitto nell'ex "Sxcuola di Radiotecnica Principe di Piemonte" già villa Pagnozzi, in località Le Fornaci, via Antonelli 233 con 12 ragazzi rimasti orfani a causa della guerra.
20/01/1946 Primo presidente dell'Associazione è Angela Borgioli (20/01/1870 - 21/11/1973) coadiuvata da un gruppo di persone fra cui la sorella Delia.
17/12/1951 Atto notaio Filippo Catalano, registrato a Pistoia al n. 1384 Vol. 232 per la costituzione di una Soc. a r.l. per la gestione dell'Orfanotrofio Camposampiero.
17/02/1952 Atto notaio Francesco Caponnetto registrato il 26/02/1952 al n. 1879 per l'acquisto dal Dr. Robello Vittorio della villa attuale sede.
" " " Inizio Centro addestramento professionale della "Casa della Provvidenza Camposampiero con corsi autorizzati dall'Amm/ne attività assistenziali. Dal 1953 autorizzati dal Consorzio Prov.le Istruzione Tecnica; dal 1955 autorizzati dal Superiore Ministero del Lavoro.
21/06/1961 Compravendita con atto privato Borgioli/Robello di un appezzamento di terreno.
25/05/1962 Compravendita con atto privato Borgioli/Giunti di un appezzamento di terreno.
10/03/1964 Atto notarile Elio Di Gloria costitutivo dell'Associazione civile "Casa della Provvidenza Camposampiero" con relativo statuto.
07/10/1964 Assemblea straordinaria dell'Associazione "Casa della Provvidenza Camposampiero" per modifiche allo statuto per la richiesta al riconoscimento ad Ente Morale.
12/04/1965 Erezione ad Ente Morale - Reg. Corte dei Conti il 06/09/65 - n. 1050 - atti del Governo Reg. 196 f. 110 - F.to Villa
13/09/1965 Gazzetta Ufficiale n. 230 - pubblicazione del decreto.
21/11/1973 Morte della fondatrice Angela Borgioli.
24/12/1973 Elezione del nuovo Presidente Prof. Imo Gorini.
26/05/1976 Richiesta di ospitalità ragazzi della Don Bosco a seguito dello scioglimento IPAB.
10/06/1976 Disponibilità a prendere i 23 ragazzi Don Bosco.