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Giuseppe Camposampiero

Nacque a Roma il 19 Novembre del 1913. Era professore di Italiano ed insegnava al Liceo Forteguerri di Pistoia; aveva pertanto affittato una camera presso la Famiglia Mandorli in Corso Vittorio Emanuele (oggi Corso Gramsci). Contemporaneamente al suo lavoro di insegnante si dedicava ai più bisognosi ed in modo particolare ai ragazzi della Cirenaica. La notte del 24 Ottobre 1943 ci fu un incursione aerea su Pistoia: l'allarme suonò verso le 23 e lo trovò al lavoro, nella sua stanza, alla revisione delle bozze di un suo studio su Machiavelli. Avrebbe potuto fuggire via e , molto probabilmente, si sarebbe salvato. Invece non pensò a se, non fuggì: si indugiò ad aiutare la sua vecchia padrona di casa, quasi ottantenne, che viveva sola nella stessa casa dove egli era ospite. La bomba li colse sulle scale: l'ingresso della casa rimase pressochè intatto fra le circostanti rovine. Sarebbero bastati pochi attimi per essere salvi!
Non aveva ancora compiuto 30 anni!
Questa pietosa fine addolorò non solo i suoi Colleghi e gli studenti, ma tutta la cittadinanza, specialmente la classe più povera, per la quale Giuseppe Camposampiero aveva svolto tanta opera di bene e per la quale , per un misterioso presentimento, aveva disposto nel suo testamento. In omaggio alla sua memora, tre anni dopo, nel 1946 veniva inaugurata l'"Opera Camposampiero" nell'antica Villa Pagnozzi, lungo la Via Antonelli. Ancora oggi, grazie al lavoro di tanti volontari, l'"Ente Camposampiero", riconosciuto come ente morale con D.P.R. 1050 del 12.04.1965, opera con svariati progetti educativi a favore delle classi più disagiate.